“L’uomo normale è la meta ideale per i falliti della vita, per tutti coloro che sono ancora al di sotto del livello generale di adattamento; ma per coloro che hanno possibilità molto maggiori dell’uomo medio, l’idea o la costrizione morale di essere soltanto normali costituisce la tortura di un letto di Procuste, una noia insopportabile, un inferno senza speranza” (Carl Gustav Jung, Modern Man in Search of a Soul, Harcourt Brace, New York, 1933.

Si considera generalmente ‘normale’ l’uomo medio, ossequiante alle norme sociali dell’ambiente in cui vive, in altre parole il ‘conformista'[…]. Questa normalità è una ‘mediocrità’ […] molte delle cosiddette ‘anormalità’ sono in realtà inizi o tentativi di superare la mediocrità.

Roberto Assagioli, Lo sviluppo transpersonaleAstrolabio-Ubaldini, Roma, 1988, p.72

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