Cosa sia un Sistema di Riferimento Personale (SdRP)3 è presto detto. Anche se facilmente intuibile. Un punto di vista. Anzi il nostro punto di vista. Dal quale partire per osservare, per confrontare, per riflettere, e così via.

Come in geometria analitica un sistema di riferimento permette di porre in relazioni gli elementi presenti in uno spazio, così il nostro SdRP ci permette di correlare gli enti con cui entriamo in contatto, e che definiscono, di fatto, il nostro mondo percettivo.

Affermiamo che non ci sembra possibile conoscere alcunché senza un SdRP. Senza un punto di vista specifico. Sia che esso venga esplicitato, sia che esso – come accade spesso – venga dato per sottinteso, o peggio, ignorato. Nel senso che anche noi stessi ne siamo del tutto inconsapevoli.

Naturalmente stiamo parlando di un conoscere valido all’interno del dominio linguistico stesso e nel quale siamo tutti immersi; un conoscere quindi descrivibile e comunicabile attraverso il linguaggio stesso.  [Anche perché sarebbe logicamente impossibile tentare di oggettivare [uscire da] qualcosa che è di fatto un prodotto del nostro dominio consensuale, attraverso il dominio consensuale stesso – rammentando la lezione del we are in languaging1 di Humberto Maturana].

Per estensione, ci riferiamo al SdRP, anche e soprattutto, per indicare il nostro sistema di riferimento esistenzial-filosofico2. Ovvero ciò che sentiamo/riteniamo di essere, in quanto individui costituiti di biologia, psicologia, emozioni, eccetera; con i valori che sentiamo propri. Per sua stessa costruzione, un SdRP è stabile, ma non completamente rigido, nel senso che può e deve modificarsi in funzione di particolari esperienze che facciamo, e che comportino, appunto, una revisione del SdRP stesso. In analogia al cambiamento di paradigma (Thomas Khun).

Tutte queste note, questo stesso blog, in fondo, sono un tentativo, forse, di consegnare al linguaggio il nostro attuale sistema di riferimento. Di renderlo in qualche modo, altro da noi. Per poterlo, poi, osservare meglio e naturalmente emendare nel tempo.


L’albero della conoscenza, di H.Maturana e F.Varela, Garzanti Libri, 1999
Introduzione alla “consulenza filosofica” (Counseling) di Chiara Catanese
3 Weltanschauung, Wikipedia. 09/2017. Ci accorgiamo di aver re-inventato la ruota!

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Sistema di Riferimento Personale